Campo di pattinaggio a rotelle e hockey

Differenti e molteplici possono essere le soluzioni tecnico progettuali per ricoprire un campo
già esistente, nell’ambito di costi contenuti, mediante l’impiego di strutture in acciaio, in
legno lamellare e, senza l’impiego di strutture, mediante l’utilizzo di palloni pressostatici.
Fra le varie possibilità si è ritenuto di procedere con la soluzione che prevede l’impiego di
archi in legno lamellare ricoperti con un telo in tessuto polimero spalmato su entrambe le
facce da uno strato di PVC.
Tale soluzione rispetto a quella che prevede l’impiego di strutture in acciaio evita la
formazione di condensa che si forma nelle strutture stesse la quale ricadrebbe a terra sullo
spazio per l’attività dedicato al pattinaggio.
Comunque anche l’impiego degli archi in legno non muta le caratteristiche delle fondazioni
che rimangono di tipo superficiale e di contenute dimensioni.
Ciò è in sintonia con il contenimento delle opere di fondazione in relazione alla presenza dei
tubi interrati che corrono in posizione attigua.

Inoltre era richiesto di espandere il più possibile le dimensioni dello spazio per l’attività.
La presenza delle condotte sul lato ovest ha imposto di prevedere, su tale lato la nuova
fondazione nell’ambito dello spazio dell’attuale marciapiedi perimetrale alla balaustra, mentre
la rimozione delle piante poste sul lato est consente di estendere la pista fino alla massima
distanza raggiungile, prevista dalle norme edilizie, di mt. 10 dall’attiguo edificio scolastico.
In tal modo lo spazio per l’attività avrà le dimensioni di mt. 24,20 x 45,28.
Le maggiori dimensioni comportano la bonifica del terreno perimetrale nel quale si estenderà
la nuova pista, e un idoneo collegamento con barrotti di ferro tra l’esistente in c.a. e la nuova
porzione ne garantiranno l’equilibrio statico strutturale.
Il padiglione è dotato di un accesso/recesso sul fronte antistante la palestra e di due uscite di
sicurezza poste sul lato della scuola ed è completata da un impianto di illuminazione a
proiettori a led comprensivo delle lampade d’emergenza (tav E1, E2) e da un impianto di
riscaldamento ad aria il cui generatore sarà dotato di scambiatore di colore collegato al
teleriscaldamento (tav M1).
La struttura utilizzata necessita per la sua realizzazione di fondazioni definibili superficiali per
il cui dimensionamento è stata consultata la relazione geologica fatta redigere
dall’Amministrazione Comunale al geologo dott. Claudio Preci in occasione dell’intervento di
miglioramento sismico delle strutture dell’attigua palestra.
La soluzione adottata, rappresentata nelle tavole di progetto 5, S1, S2, S3, S4, S5, S6,
raggiunge il conseguimento e la verifica dei prescritti livelli di sicurezza e qualitativi.
Il progetto è definitivo/esecutivo per la cui realizzazione, come sopra riportato, sono stati
svolti più sopralluoghi, rilievi, rilievi specialistici per la individuazione delle condotte
sotterranee, e l’esame della relazione geologica predisposta dall’Amministrazione comunale.
Le scelte effettuate sono state quelle che hanno trasferito sul piano contrattuale e costruttivo le
soluzioni spaziali, tipologiche, funzionali, architettoniche e tecnologiche previste dal progetto
di fattibilità.

Al fine di creare la necessaria areazione del padiglione, il telo di tamponatura dei due lati
longitudinali della porzione verticale alta circa mt 2,30 sono scorrevoli manualmente su
carrucole correnti entro speciali guide metalliche poste nella parte superiore ed inferiore.